L’anice stellato è un albero tropicale sempreverde originario dell’Asia ed è molto diffuso nel Sud America. Il suo nome nasce dalla somiglianza con una stella di 8 punte, belle e legnose, che presentano un seme marrone oleoso; si utilizza solo dopo averlo fatto essiccare e il suo sapore è deciso, netto, vagamente simile a quello della liquirizia.
LE PROPRIETA’
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’anice stellato è un frutto molto calorico, tanto che per 100 grammi di prodotto si calcolano oltre 330 calorie e 16 grammi di grassi; non contiene però colesterolo, è ricco di ferro e calcio e vanta una buona percentuale di vitamina C e di fibre. Le sue proprietà si muovono all’interno di una vasta gamma di problematiche e infezioni da contrastare: combatte gli herpes, abbassa l’influenza, è antibatterico, antinfiammatorio e diuretico, aiuta l’apparato digerente, contrasta la tosse e favorisce l’allattamento.
Nel suo uso in cucina si cerca sempre di far sposare il gusto deciso dell’anice stellato con dolci o particolari portate di verdure, ma prima di poterlo usare bisogna sempre seguire alcuni punti importanti: dovrete lasciar bollire in acqua i baccelli, poi macinarli con un mortaio per ottenere la polvere fine. In questa sua nuova forma potrete andare ad aggiungerlo ai vostri piatti per dare un gusto forte. Ma l’anice stellato è perfetto anche per curare la nostra pelle: non a caso può essere usato sulla pelle, sotto forma di olio essenziale diluito in acqua, per aiutare a combattere l’acne o addirittura per allontanare i pidocchi.
Soffrite di disturbi al fegato? Potrete prepararvi una tisana a base di anice stellato ed erbe officinali, facendo bollire gli ingredienti nell’acqua: vi consigliamo per esempio il cardo mariano, la radice di curcuma, la menta e il nostro anice stellato e consumare il tutto la mattina per almeno una ventina di giorni. I risultati sono garantiti.
L’ANICE STELLATO E GLI EFFETTI COLLATERALI
Non è tutto oro quello che luccica: esistono infatti alcune controindicazioni ed effetti collaterali legate all’anice stellato. Prima di tutto è sconsigliato il consumo di questa spezia per i bambini, che rischiano addirittura l’intossicazione, ma tale discorso non vale durante la fase di allattamento, poiché aiuta la produzione di latte. L’importante è che una mamma lo consumi in piccole dosi per evitare ripercussioni sui bebè. E’ vero che l’anice ha degli effetti collaterali, ma possiamo dire che generalmente tali problemi si manifestano solo se lo consumiamo in grandi quantità: l’indigestione di questo prodotto può portare una persona al vomito, alla diarrea oppure a movimenti oculari rapidi, arrivando addirittura alle convulsioni (solo in casi estremi).
Ma è soprattutto una specie ad essere considerata molto pericolosa per l’uomo: si tratta dell’anice Giapponese, l’illicium anisatum, che risulta essere pericoloso per il sistema nervoso umano e anche se consumato a piccole, piccolissime dosi può provocare subito convulsioni. Non a caso in Europa è proibita l’importazione di questa spezia i cui frutti si presentano molto più piccoli rispetto alla grandezza media dell’anice stellato, e inoltre hanno una forma molto meno regolare che faciliterà il suo riconoscimento.