Il papavero è un bellissimo fiore di campo, che cresce in modo selvatico, colorando di rosso i cigli delle strade e molti prati incolti, tra la primavera e l’estate. Questo particolare tipo di papavero, chiamato “Papaver Rhoeas”, si dimostra non solo romanticamente capace di abbellire i campi ma in grado di portare benessere a coloro che soffrono di fastidiosa insonnia.
La parola “insonnia” significa letteralmente “assenza di sogni” e nel linguaggio comune sta a indicare una situazione inadeguata di discontinuità del sonno. Chi soffre d’insonnia non è capace di riposare in modo sufficiente, impiega molto tempo per addormentarsi e spesso si sveglia durante il periodo notturno, non riuscendo a trarre i benefici che un sonno ottimale è in grado di apportare all’individuo. L’insonnia non è di per se una patologia, quanto piuttosto il sintomo di una situazione organica di disequilibrio psico-fisico, causato da fattori come stress, ansia o depressione, malattie organiche, abuso di droghe e alcol, cambiamento nello stile di vita e dei ritmi veglia-sonno.
Esistono diversi tipi d’insonnia: transitoria, breve, e di lunga durata, il vero problema si verifica in quest’ultimo caso, cioè quando l’insonnia diventa un disturbo cronico, con il quale la persona deve convivere continuamente. In questo caso l’insonnia riduce le prestazioni personali di un individuo in termini lavorativi e sociali, peggiorando senza ombra di dubbio la qualità della vita. E’ importante tenere a mente che: chi soffre d’insonnia cronica, entra spesso in un circolo vizioso, a causa di condizionamenti psicologici che la persona mette in atto, associando il letto all’incapacità di dormire, aggravando in questo caso il proprio disturbo.
Il consiglio è di non sottovalutare questo problema, adottando strategie comportamentali utili a combatterlo, mettendo in atto una sicura “igiene del sonno”, cioè abitudini in grado di favorire l’addormentamento, parlando con gli specialisti del vostro problema e soprattutto aiutandovi con metodi naturali, sicuramente molto meno invasivi dei farmaci solitamente somministrati. Il papavero rosso, rappresenta uno di questi rimedi e viene in nostro soccorso quando il corpo, ma soprattutto la nostra mente, è stanca ma si rifiuta di addormentarsi.
Il papavero è uno dei rimedi più antichi utilizzati dalla medicina popolare erboristica, in grado di affiancare i trattamenti di diverse patologie, come appunto i disturbi del sonno, ma anche svariati problemi delle vie respiratorie. Il papavero, chiamato anche “l’erba della buonanotte” è un sedativo naturale, leggero, da poter consumare a crudo, in preparazioni alimentari, sotto forma di tintura madre oppure come tisana; eventualmente può essere utilizzato con l’aggiunta di altre spezie o erbe ad azione sedativa, allo scopo di potenziarne l’effetto.
Di seguito vi elencherò alcune modalità, con le quali potrete utilizzare il prezioso papavero per aumentare la vostra capacità di addormentarvi e migliorare così la qualità della vostra vita.
- Infuso di fiori di papavero: mette in infusione 10 g di petali di papavero in un litro di acqua bollente, lasciate in infusione per almeno cinque minuti, poi filtrare e consumate.
- Infuso con tre erbe: unite 50 g di fiori di tiglio, a 30 g di fiori meliloto e infine 20 gr di petali di papavero, una volta ottenuto il composto, prendetene un cucchiaio da minestra e ponetelo nell’acqua bollente di una tazza, lasciate in infusione per almeno 20 minuti. Potete dolcificare a piacimento con il miele e consumare la tisana prima di andare a letto.
- Tintura madre di papavero rosso: prendete 2 ml di tintura madre, per tre volte prima di andare a letto. Potete aggiungerla al miele, all’acqua oppure a un succo di frutta.
Insomma questo fiore è in grado di offrire paesaggi di rara bellezza e di influire positivamente sui disturbi del sonno. Generalmente il papavero rosso è innocuo a livello di effetti collaterali, a differenza del papavero da oppio, è doveroso però rispettare scrupolosamente le dosi; da evitare in caso di gravidanza e utilizzare con parsimonia, sotto controllo esperto, se somministrato ai bambini. Ricordo che è sempre buona abitudine consultare un erborista o un medico prima di ricorrere ai rimedi fai-da te, tanto per essere sicuri di agire nel modo giusto.