La vaniglia (nome botanico: Vanilla planifolia) è il baccello di un’orchidea originaria delle umide foreste dell’America Centrale e giunse in Europa grazie proprio agli spagnoli che l’avevano vista adoperare dagli aztechi (che la chiamavano tlilxochitl) come aroma per la cioccolata.
Si racconta che fu proprio il gran conquistatore Hernán Cortés il primo europeo a gustarne il sapore, quando fu accolto dall’imperatore Montezuma nel 1519.
Il suo nome deriva dallo spagnolo ‘vainilla’, che a sua volta deriva dal latino ’vagina’, che significa guaina, baccello. In virtù delle sue origini esotiche, le venivano allora attribuite proprietà afrodisiache. Intorno al 1700, quando il cioccolato ebbe gran diffusione, essa analogamente prese piede come nutrimento eccitante.
L’isola di Bourbon è tuttora considerata il primo centro “vanigliero” del mondo, in quanto nel 1841 vi fu scoperto il metodo d’impollinazione di questa spezia, ancor oggi utilizzato (sembra che il procedimento pratico sia stato messo a punto da uno schiavo di 12 anni).
L’orchidea da vaniglia, nelle piantagioni moderne, viene fatta arrampicare su alberi o altri sostegni. Quando sono freschi, i lunghi baccelli non hanno ancora il caratteristico e dolce aroma proprio della vaniglia, ma tuttavia devono venir raccolti ancora acerbi. Tale aroma infatti si sviluppa solamente dopo un processo chimico operato da enzimi durante la sua preparazione, la quale si effettua mediante “essudazione”, in recipienti ermeticamente sigillati. Se la preparazione è ben riuscita, i baccelli manifestano un color marrone scuro, divengono spessi e molto flessibili, ricoprendosi di cristalli aromatici.
La vaniglia si trova in commercio al naturale (sotto forma dei suddetti baccelli, che devono essere bolliti nei liquidi da aromatizzare), sotto forma di zucchero vanigliato e come essenza liquida da usare in piccole quantità.
Per dare l’aroma, i baccelli sono molto migliori dell’essenza e si possono utilizzare varie volte; per esempio la tecnica più semplice ed efficace consiste nel porre diversi baccelli in un recipiente di zucchero: se il contenitore viene di continuo riempito di nuovo zucchero (man mano che si esaurisce), i baccelli continueranno a profumarlo per molto tempo.
Attraverso una sostanza presente nell’olio di garofano, è possibile poi ottenere artificialmente la vanillina sintetica, composto aromatico della vaniglia, di costo inferiore ma di sapore meno delicato.
Attualmente la vaniglia si coltiva in Messico, Guyana, Porto Rico, Santo Domingo, Madagascar e in molti altri luoghi dal clima tropicale.
Questo pregiato aroma viene usato in molti prodotti dolciari, nei liquori e per migliorare brandy e whisky scadenti; ha inoltre preziose virtù medicinali stimolanti, antisettiche, digestive e colagoghe.