La Zedoaria (nome botanico: Curcuma zedoaria) è una pianta erbacea perenne, larga e polposa, appartenente alla famiglia delle zingiberacee, è molto simile alla curcuma ed è originaria del sudest asiatico. Presenta foglie lanceolate e fiori bianco giallastri con sfumature tendenti al porpora.
Nelle giungle dell’India meridionale sono infatti presenti molte piante somiglianti allo zenzero e alla curcuma, ma con rizomi differentemente profumati. Attualmente è coltivata in tutto il sudest asiatico, nelle umide regioni delle zone tropicali, ma non costituisce un importante articolo di esportazione.
Il rizoma della zedoaria ha un aroma amarognolo e pungente, piacevolmente muschiato e con una nota di rosmarino; è abbastanza simile a quello dello zenzero, ma con una sottile e delicata sfumatura di canfora: il suo sapore piccante, insieme al colore giallo della polpa del tubero fresco, è dovuto ad alcuni difenileptani riferibili alla curcumina e presenti anche nello zenzero.
Nel sudest asiatico si utilizza come spezia e i tuberi vengono prima tagliati a fette e quindi essiccati. Attorno al VI secolo d.C., i commercianti arabi la fecero giungere in Europa, dove ebbe una certa diffusione a scopo medicinale e come sostanza aromatica, raggiungendo la più ampia popolarità nel Medioevo.
Si racconta che in Cina le strade in cui passava l’imperatore venivano cosparse con la sua polvere (talvolta sostituita dallo zafferano), miscelata con canfora.
Nei paesi produttori, la zedoaria è adoperata per la preparazione di condimenti o viene sapientemente aggiunta come aroma nei cibi cotti, in cui può essere a volte sostituita dalla curcuma o dallo zenzero essiccato.
Accompagna bene i piatti indonesiani e indiani a base di pollo e agnello; in Indonesia le foglie vengono utilizzate come erbe aromatiche. A Singapore la zedoaria è nota come kunchor ed è molto impiegata nella preparazione di liquori e vini aromatici e carminativi.
Oltre che come spezia, è utilizzata nella medicina naturale, in quanto possiede davvero una varietà sorprendente di proprietà terapeutiche: è antisettica, antimicotica, aromatica, digestiva, stimolante, antiasmatica, febbrifuga, vermifuga e addirittura antireumatica; essa, inoltre, viene impiegata per le sue virtù stomachiche e carminative, in caso di gastroenterite atonica.
In campo erboristico è assai raro che venga utilizzata da sola e, di solito, viene associata ad altre piante amare. La sua essenza è usata in preparati per massaggi sportivi o adiposità cutanea.; l’olio essenziale (di color giallino) contiene una miscela complessa di pinene, canfene, zingiberene (e probabilmente shogaoli, dopo la distillazione), borneolo, curcumodiolo, canfora e cineolo.