L’alitosi è un fenomeno diffuso nel 50% della popolazione, in misura più o meno accentuata, si tratta di persone che devono convivere con uno spiacevole problema, “l’alito cattivo”. Se a livello di salute questo problema non comporta complicazioni, è indubbio che si tratti invece di una sorta di handicap sociale, che può creare notevoli disagi nella relazione.
La causa più comune di questo disturbo deriva da ciò che si mangia, alcuni tipi di alimenti, come aglio, cipolla, caffè, pesce, diete ricche di grassi ecc. possono, infatti, causare alitosi. Generalmente in questo caso si tratta di un disturbo transitorio, circoscritto nell’arco della giornata.
Per quanto riguarda invece l’alitosi cronica possiamo annoverare cause del tipo:
- Scarsa o mancata igiene orale;
- Problemi dentali come protesi, carie, piorrea, gengiviti;
- Infezioni della bocca come la candidosi;
- Tabagismo e assunzione di alcool;
- Malattie come il diabete mellito;
- Malattie del fegato e disturbi renali cronici;
- Problemi gastrici e digestivi;
- Gravidanza, durante questo periodo si può, infatti, verificare un problema di alitosi;
- Assunzione di alcuni farmaci specifici;
- Digiuno prolungato;
Se soffrite di alitosi è opportuno che consultiate un medico, un dentista o un bravo erborista in grado di trovare una soluzione adatta a voi, per ridurre il fastidioso problema; un aiuto importante lo potete ricevere anche da un rimedio naturale ormai consolidato nel tempo, un rimedio che porta il nome di “Anice”!
L’anice è una spezia molto antica che arriva dall’oriente, molto utilizzata in cucina, ma anche in medicina. L’anice contiene più di venti componenti aromatici, in grado di mascherare il cattivo odore. Masticare semi di anice, del tipo “pimpinella anisum”, a fine pasto, facilita la digestione e profuma l’alito. Questi semi hanno un sapore dolce, fresco, che difficilmente non piace, e oltre a lasciare nella bocca un sapore piacevole, svolgono una forte azione antibatterica, molto utile per combattere le cause stesse dell’alitosi, qualora siano date da batteri nel cavo orale.
Vediamo nel dettaglio il modo in cui poter usare l’anice per risolvere o alleviare il problema dell’alito cattivo e combattere alcune cause che lo provocano:
- Masticare 3-4 semi di anice dopo ogni pasto principale, facilita la digestione e lascia la bocca fresca e profumata;
- Infuso di anice: prendete due cucchiaini di semi di anice, schiacciateli affinché siano liberati gli oli volatili, metteteli in una tazza di acqua bollente per circa 5 minuti; gli erboristi consigliano di consumare due, tre tazze al giorno di quest’infuso.
- Olio di anice: mettete una goccia di olio di semi di anice in un cucchiaino con del miele e assumetelo una- due volte al giorno;
- Tisana digestiva: si tratta di una tisana gradevole e rinfrescante, che si prepara utilizzando 5 g di semi di anice, e semi di finocchio selvatico da lasciare in fusione per circa cinque minuti in una tazza d’acqua bollente;
L’anice, non deve essere usato dalle donne in stato di gravidanza, poiché può creare complicazioni e addirittura rischi di aborto, durante l’allattamento è bene consultare il proprio medico circa la possibilità di farne uso. Per quanto riguarda l’uso dell’olio essenziale di anice, dovete farne un uso controllato, previa consultazione medica, perché l’olio essendo concentrato può provocare vomito, nausea e convulsioni, qualora sia assunto con modalità sbagliate.