Per descrivere al meglio lo zafferano è necessario intanto dire che questa spezia è una delle più famose ed antiche al mondo, la sua coltivazione ha origini nella regione del Medio Oriente e precisamente in Iran e in Persia; le prime testimonianze della coltivazione di zafferano risalgono addirittura a circa 35 secoli fa, quando successivamente l’erba medicamentosa e utile anche in cucina, fu esportata anche nel vecchio continente, dalla Gran Bretagna fino al nostro paese italiano.
All’inizio lo zafferano veniva introdotto come un’erba altamente medicamentosa ed utilissima per favorire la circolazione del sangue e contro le forme più comuni di stress e depressioni, poi l’uso di questa erba si è esteso fino al campo della cucina dove essa viene utilizzata per colorare e insaporire i cibi; l’Iran è attualmente il maggior produttore di zafferano con i cui ricavati rappresenta circa l’85% della produzione mondiale. La particolarità della coltivazione di questa erba anche molto costosa, è il fatto di adattarsi solamente a climi desertici e aridi ma che paradossalmente ha bisogno di moltissima acqua per crescere e per prosperare.
Il costo elevato dello zafferano dipende anche dalla sua lavorazione e dalla sua raccolta che richiede moltissime ore e tanta fatica, per produrre un solo chilo di zafferano infatti basta pensare che occorrono dalle 170 alle 200 ore soltanto per la raccolta dei fiori e per la rimozione dei così detti stami, che verranno poi essiccati per produrre un misero chilo di zafferano; ma la preziosità di quest’erba è talmente ricercata che tra i maggiori paesi produttori di zafferano ci sono anche la Spagna, che è il principale produttore europeo seguito da Portogallo, Francia, Italia, ecc.
Venendo alle numerose proprietà benefiche di questa pianta potremo iniziare col dire che lo zafferano nell’uso topico è utilissimo per curare l’acne e nel campo medico viene utilizzato spesso per favorire la circolazione sanguigna, per curare i disturbi mestruali, digestivi, come calmante per la tosse, come antipiretico e anche per risolvere i più comuni disturbi legati a stati di stress ed angoscia. Lo zafferano, oltre alle mille proprietà benefiche e salutari, ha anche delle proprietà legate al suo inconfondibile colore, che è stato usato anche per produrre vesti e abiti per i monaci tibetani, cinesi e indiani.
Il suo tipico colore giallo-arancio è dato da una componente contenuta nello zafferano e che è chiamata crocina, che dà appunto a questa spezia quell’inconfondibile colore aranciato; nella nostra cucina tradizionale la spezia è conosciutissima come ingrediente principale nella preparazione proprio del “risotto allo zafferano” e come colorazione e condimento per altri piatti tipici come la paella valenciana, i primi di pesce, gli gnocchetti sardi al pecorino, ecc.
Per preparare infusi e decotti basteranno pochissimi grammi di questa polvere, per la preparazione di 3 grammi di decotto infatti basteranno solo 1,5 grammi di zafferano ingeriti in polvere e, nel campo della cucina, la classica bustina in polvere che troviamo in commercio, basterà per dare il colore e il sapore necessario ai vostri piatti.